lunedì 14 novembre 2011

Human Hunting. Terza Lezione.


Da sempre la scienza e le unità investigative si sono chiesti se fosse possibile riconoscere precocemente un futuro serial killer in modo da poterne evitare i devastanti effetti. 
Già nell'Ottocento il celebre criminologo italiano, Cesare Lombroso, riteneva di aver identificato alcune caratteristiche fisiche del probabile "uomo delinquente". 



Con un'instancabile attività, fatta di misurazioni e ricerche nel campo della fisiognomica, ovvero lo studio del corpo, era giunto alla conclusione che un cranio che risultasse asimmetrico fosse indice di predisposizione a delinquere e di tendenza al crimine. 


Al giorno d'oggi queste teorie, pur rappresentando sempre una testimonianza di enorme spessore anche solo per il semplice fatto di essere state alla base dell'antropologia criminale, si ritengono pressoché superate. 
Nonostante tutto, dopo estenuanti ricerche fatte intervistando direttamente numerosi serial killer, nel 1963 lo psichiatra John MacDonald, ipotizza l’esistenza di una triade di sintomi, espressione nel bambino di una grave alterazione psichica che condurrà, se non immediatamente trattata, a comportamenti antisociali da adulto.
Queste condotte-sintomo sono: 


- enuresi: 
disturbo presente in quasi tutti i bambini dell'urinare nel letto durante le ore notturne. 
Questo non vuol dire assolutamente che tutti siano potenziali assassini. Tuttavia, se il fenomeno si protrae anche in età puberale, si ritiene che possa essere sintomo di forte scompenso emozionale. 
E' stato accertato che ben il 60% dei serial killer intervistati soffrisse di questo disturbo in età puberale.


piromania
"mania" vera e propria per il fuoco e le fiamme, e non semplicemente la curiosità di un bambino nell'accendere un fuocherello. 
E' il sintomo che evidenzia una violenta espressione di rabbia e aggressività, la voglia di poter scegliere la devastazione di qualcosa. 
E se questi segnali si presentano in età precoce, si capisce come la tendenza negli anni a venire non può che peggiorare. 
La mania del fuoco, inoltre, ha un vero e proprio significato erotico per il piromane: il soggetto non si accontenta di appiccare l'incendio, ma si sente sessualmente eccitato al guardarlo ardere. 
Anche in questo caso, le prove di questa tendenza sono a decine nella casistica della criminologia.


sadismo verso gli animali
e' senza dubbio il segnale più pericoloso ed indicativo dell'individuo che potenzialmente potrebbe diventare in età adulta un assassino seriale.
La maggior parte dei bambini, purtroppo, si diverte con questo gioco crudele, ma praticamente tutti poi superano questa fase e, soprattutto, ricordano con disprezzo quel periodo della loro vita. Quando ciò non avviene, il segnale diventa preoccupante ed è indice che il male che viene perpetrato ai danni degli animali potenzialmente può essere fatto anche ai propri simili. Potrebbe essere solo una questione di tempo, in attesa del macabro "salto di qualità".
Jeffrey Dahmer da piccolo si divertiva ad improvvisare interventi chirurgici ai danni di cani e gatti randagi.    Poi diventò il famigerato "mostro di Milwakee".




Perché si possa parlare, per il bambino, di un rischio futuro di divenire un assassino seriale, tutte e tre le condotte devono essere presenti.

Nella prossima lezione parleremo dei cosiddetti serial killer atipici, definendone gli aspetti.



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